Tre nuove case nel paesaggio

Unità abitative, Lesignano Bagni, 2010-2016

Abitare insieme presuppone relazioni positive tra pari. Presuppone una familiarità e una condivisione degli spazi. Lo stare insieme, vicini ma distanti. In questi anni in cui abbiamo lavorato al tema della residenza monofamiliare, la committenza si è presentata sempre con la richiesta di una casa che sapesse accogliere anche il suo doppio. Per questo non abbiamo mai progettato una sola casa isolata nel paesaggio ma prima, due case, quelle gemelle, e poi, per ben due volte, le case trigemine.
Fratelli diversi che vogliono vivere con le loro famiglie come vicini, in case che si guardano allo specchio, uguali ma differenti sono stati per anni i nostri committenti. Le case però che abbiamo progettato sono tra loro simili perché espressione della medesima ricerca progettuale che nel tempo affronta analogie nei temi del progetto. Il tempo passa, le condizioni avverse aumentano, i progetti soffrono e questa sofferenza la esprimono nelle loro forme. Così, mentre sono aumentati i committenti, sono diminuite le risorse, le misure di ogni singola unità abitativa, trovandoci a progettare case unifamiliari sempre più piccole, più povere e limitate da normative sempre più complesse.
Nonostante questo i temi del progetto sono invariati perché ancora una volta abbiamo elaborato una geometria stereometrica semplice, dove la compresenza di volumi a pianta quadrata o rettangolare si confronta con il conflitto originato da una copertura rovesciata, che genera l’impluvio tra falde caratterizzanti. Abbiamo proseguito il nostro lavoro sulla relazione delle volumetrie e la loro rispondenza alle funzioni dell’abitare, sulla separazione dei volumi espressa tramite incisioni che attraversano la costruzione, sulla sottrazione volumetrica in prossimità degli angoli sulla materia-colore dei rivestimenti murari accentuando gli elementi lineari di decorazione lapidea.
Ancora una volta la costruzione di tre case per tre fratelli, una rossa, una bianca ed una nera, sperimenta il rivestimento in laterizio. Si tratta di un progetto simile ma diverso da quelli che lo hanno preceduto, ma è un progetto non finito, una proposta intermedia sospesa perché il tempo ha fatto sì che le esigenze del vivere insieme siano mutate così come sono mutate le ambizioni del gruppo familiare che le aveva desiderate assieme alle possibilità economiche sempre più ridotte del nostro tempo presente.

piazzale_fedro_1
piazzale_fedro_2
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