Villa a Sorbolo
Ristrutturazione e restauro, Sorbolo, 2008-2010
L’intervento dell’architetto Aurelio Cortesi parte dal riconoscimento dell’appartenenza della Villa Fochi al quadro tipologico delle case tetragone e a quello morfologico del territorio parmense, tra la fondazione romana e la conferma farnesiana delle fabbriche, di presidio e di servizio. L’architettura è intesa quale prosecuzione del fare collettivo segnato dalla fondazione originaria: la pianta tetragona congiunta all’interpretazione culturale “stilistica, anni trenta” dell’artefice precedente: l’architetto Tito Peretti. La fabbrica stessa è consegnata per un rinnovo funzionale ad Aurelio Cortesi per innovare i suoi spazi intermedi intesesi quali risorse per la disposizione dei necessari aggiornamenti alla vita moderna, da integrarsi secondo la prescrizione generale del “quanto basta”, ad un’indipendenza dalla teoria e dalla prassi, nella distinzione tra “spazi serventi” e “spazi serviti”. Così, la “porta morta”, antica galleria tra civile e rustico, diviene nel primo progetto spazio di soggiorno invernale e in quello definitivo cucina. Così questo nuovo centro traverso è portato, in quota, nel percorso alle camere superiori, originato dalla scala in linea parallela, e celebra con la sua nuova articolata funzione, la conquista alla vita civile degli spazi un tempo destinati, nel rustico, al ricovero dei mezzi agricoli. In questo movimento di salita avvolgente, che apporta nuove destinazioni e riveste le pareti di librerie e di nuovi arredi, si compie, attraverso la figura canonica della simmetria assiale e dinamica, la trama di un’architettura civile, che si riallaccia al passato degli uomini e della fabbrica. Nei fronti esterni, nella proposta del verone del precedente architetto, Tito Peretti, si riflette questo rapporto di continuità, segno vero e durevole della nostra umana presenza. Nella cancellata di Contesi, si celebra il primato del disegno e si conclude il valore della libertà della vita personale nel rapporto d’invenzione con il paesaggio della pianura.